Cominciamo con una piccola notizia di servizio. Questo Sabato 28/01 ore 16:50 su Onde Selvagge (Radio Popolare Roma), la trasmissione di Cinema a cura di Sentieri Selvaggi. Si parlera, tra le altre cose di TreQuarti. Il film di Roberto Longo nel quale sono uno dei protagonisti e che ha vinto da poco il premio come miglior film straniero all'Ava Gardner filmfestival. Ve ne avevo parlato qui e il trailer invece potete vederlo qua
Se vi va: per i romani: 103.3 FM, per i non romani streaming su http://www.radiopopolareroma.it/ondeselvagge
Buon ascolto.
Poi volevo dirvi che: Io sono un fan del 3D. Nessun effetto collaterale durante o dopo la visione, e negli unici tre film che ho visto fino adesso (Mostri vs Alieni, Up e Avatar), non ho notato il passaggio di tonalità verso il nero che alcuni ha volte reclamano. A parte il costo più elevato, apprezzo moltissimo il tipo di visione. Ogni tanto un film in 3D mi piace vederlo, e lo farò ancora in futuro. È quel valore aggiunto nel cinema di oggi, ormai rincorso a stretta distanza dagli impianti casalinghi sempre più competitivi.
Ma veniamo al dunque: Avatar. Attenzione questa non è una recensione. Solo una semplice divagazione, qualche impressione su quello che ho visto. Ci sarà anche qualche spoiler e quindi se non l'avete ancora visto fate attenzione. Devo dire che come esperienza sensoriale è stata veramente notevole. La scena dei volatili, le scene della battaglia finale, il lavoro sui dettagli di Pandora sono strepitosi e coinvolgenti. La storia è carina. Una storia che se fossi stato adolescente mi avrebbe coinvolto in pieno. Un plauso all'antimilitarismo e alle allusioni poco velate di critica nei confronti della politica internazionale americana aggressiva e opportunista. E per un blockbuster americano a larga diffusione è tiepidamente coraggioso, anche se suona un po' retorico. Mi ha un po' infastidito, invece, lo stereotipo del cattivo militare, un po' troppo forzato nella sua determinazione finale che era solo al servizio della trama e degli effetti speciali. (Comunque la battaglia conclusiva tra il robottone e il mostrone mi ha garbato molto). E ho storto un po' il naso quando ho compreso la solita solfa del predestinato e dell'eletto.
Insomma ci voleva per forza il cattivo tondo tondo, tagliato con l'accetta e l'eroe puro, scelto e guidato dal destino. Ma questo d'altronde è il limite di un certo tipo di cinema che non può permettersi la costruzione di personaggi troppo complessi che richiedono poi troppo tempo allo spettatore per immedesimarsi.
A ogni modo una piacevole visione.
E per concludere volevo farvi un regalino. Il mio Showreel beta televisivo. Non sapete che cos'è uno showreel? Be' allora guardatevelo!!!
Bello Munzic.
RispondiEliminaAnzi, bravo!
Sei proprio un artista a tutto tondo
Grazie Gian!
RispondiEliminaSpecialmente per il bello! ^:^
Fico!
RispondiEliminaanche se non ho capito mica cos'è quella roba che dici :D
Parli della pubblicità dell'Ikea?
RispondiEliminaGuarda: non lo so neanche io! ^_^