lunedì 21 settembre 2020

 


HO APERTO UN CANALE YOUTUBE!


VENITE TUTTI A CURIOSARE!


Cercate MUNZIC sul tubo! Tanti videoclip ed esibizioni teatral musicali!


https://www.youtube.com/channel/UC9_L_zoRtZOuJH6z-5pm4rA?view_as=subscriber&fbclid=IwAR2JcUqGhKYbEEoRJFgU3e9rD-lhAa8nWLb8g1Bsn-dYlRKUsWW6xBBSoq4

mercoledì 9 gennaio 2019

Piece Of My Hearth (Janis Joplin) - Cover Live dei MadLei


N'è passato di tempo dall'ultimo post, amici!

Dove eravamo rimasti? Ah già stavo recitando e scrivendo.
Beh, sono cambiate un po' di cose.
C'è stato un ritorno alla mia passione giovanile.
Ho ripreso in  mano la chitarra, per caso, una notte in mezzo al mare. Mentre si festeggiava l'estate in barca a vela si è riacceso in me l'amore per la musica.
Son passati già tre anni e nel frattempo di note ne ho suonate parecchie...

Eccone alcune.
Comincio col presentarvi una delle rock band che ho incontrato in questa nuova rinascita: i MADLEI.

Anche se ad oggi le nostre strade si sono separate vi lascio una delle nostre calde esibizioni.

Buon ascolto.

Piece Of My Hearth (Janis Joplin)

https://www.youtube.com/watch?v=mM0ifn1jBpU

domenica 10 luglio 2016

Recitare con una corda appesa al collo

Chi si è cimentato occasionalmente, per hobby o per professione, sa benissimo che recitare è un lavoro complesso e impegnativo...
Ma avete mai provato a farlo appesi a un albero con una corda stretta intorno al collo. E per di più morti e poi rinati. :)

Ecco a voi un estratto di " A pezzi Undead Man" un film low budget girato qualche anno fa e distribuito in diverse sale italiane.

Ve ne parlavo qui



Buona visione!





martedì 5 luglio 2016

La mia voce sbarca in America!






Vi avevo già parlato del mio contributo a questo film proprio qui: Dolcezza Extrema

Bene, dopo aver partecipato a diversi Festival come il Fantafestival di Roma, lo Sci-FI-London e il Transatlantyk Film Festival in Polonia, il lungometraggio pupazzoso ha suscitato l'interesse di una nota casa di produzione Americana: la TROMA Entertainment.

Il suo storico fondatore (insieme a Michael Herz), Lloyd Kaufman, creatore del cult movie The Toxic Avenger , ha annunciato che la space opera fanta-metal-musicale Dolcezza Extrema di Alberto Genovese verrà distribuita in tutto il mondo dalla sua casa di produzione underground.
A luglio 2016 presenterà ufficialmente il film sul proprio canale on demand  http://watch.troma.com/ con un titolo nuovo: Sick Sock Monsters from Outer Space.
Ideato appositamente da Troma per il mercato estero. L’uscita in Blu-Ray è prevista invece per la fine dell’estate.

La mia voce farà il giro del mondo, guys!
Se non avete ancora visto quest'opera fantasmagorica e psicotropa è il momento giusto!

 
Cliccate qui sotto per vedere il trailer del film nel canale youtube della Troma:
 
Buona visione.
 
 
 
 
 
 

domenica 13 marzo 2016

VERSI COME UN TEMPO



Dice già tutto il manifesto sopra questa scritta, ma manca l'indirizzo. No, non è una festa segreta.

Se volete fermare il tempo entrando in un limbo piacevole e delicato o semplicemente spezzare il cerchio della vostra routine, incontriamoci giovedì 17 Marzo in Via Padova 21, ore 21.00, alla Palestra Heracles Gymnasium.
Non per tonificare i muscoli, ma per nutrire la mente di ispirazioni e il cuore di sapori nuovi.
È la presentazione dell'ultimo libro di poesie composte da un amico e io avrò l'onore di declamarne alcune, mentre qualche stuzzichino e buona musica ci terranno compagnia.

Un abbraccio e a presto!
 

domenica 28 febbraio 2016

Il FUN COOL è tornato!


L'ho evocato e lui si è palesato.

Un racconto in una frase!
Sto parlando del FUN COOL.
Decima edizione del concorso organizzato dal Gelostellato, alias Raffaele Serafini.
E stavolta anche in friulan version. Cioè, senza pagare nulla il vostro racconto verrà tradotto istantaneamente in lingua friulana. Wow.



Forza mettetevi alla prova. E aperto a tutti, bimbi e grandoni.

Io parteciperò, e voi?

Maggiori info sul blog del suddetto gelidouomo, raggiungibile rapido a questo link

Baci e abbracci!


martedì 16 febbraio 2016

Tre Racconti Brevi, brevissimi, bre...

Per riprendere un po' il filo del discorso...
Tre racconti brevi, anzi brevissimi. Piccole tappe del mio percorso formativo.


#IL PRIMO.

Pensate sia facile scrivere una storia in una frase?
Questo è stato scritto per un concorso, il FUN COOL del 2010 (wow, intanto il tempo se ne va...) Ideato da quel pazzo geniotto di Gelostellato, un blogger (vero, mica come me), scrittore, poeta, e adesso poi comincia anche a delirare in friulano e tante altre cose...
(adesso che ci penso è un po' che non partecipo. O non li fa più o non mi ha più invitato, maldido!)
Questo è il suo blog: Blog di GELO
Se volete vedere com'è un bellissimo blog scrittorio andate a farvi un giro!
Ecco il racconto:


A ognuno il suo menù. 

Mentre il vascello veniva trascinato nell’acqua bianca, agitata e spumosa, avvolto dall’abbraccio rabbioso del calamaro gigante, il capitano Achille Gorgoglio, con la faccia mitragliata dagli schizzi violenti e la bocca ancora permeata dal sapore deciso del fritto misto, malediceva la decisione di festeggiare il suo compleanno con un pasto diverso dalla solita carne secca e gallette.



+++


#IL SECONDO.


Compare sul segnalibro di una raccolta di micro racconti: Corti - Seconda Stagione - della compianta casa editrice EDIZIONI XII (Dovremmo essere anche qui intorno al 2010).
Sì avete capito bene, un racconto su un segnalibro. E ha dovuto superare anche una dura selezione per ottenere questo diritto! A quanti scrittori sarà mai capitato? :)
La sfida stavolta era scrivere un racconto in meno di 200 caratteri (caratteri, non parole.)


Tra l'altro ne esiste una versione in friulano tradotta sempre da quel personaggio di Gelostellato (sempre lui, mi perseguita.)
Per i più sofisticati: Friulan version


Ecco il racconto in italico, invece:


CIVILTA' PERDUTE

Venne scoperto il pianeta.
Gli archeologi esaminarono i resti della civiltà scomparsa.
I glottologi ricavarono il simbolo più ricorrente e battezzarono l’antica razza col nome di Coca Cola.




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#IL TERZO

Questo è un racconto Horror comparso su un libro pubblicato a scopo benefico (eh sì, anche io ho un cuore.) - È una raccolta di racconti neri promossa e curata dallo scrittore Paolo Franchini. Il ricavato è devoluto ad A.I.S.EA Onlus, l'associazione che raggruppa le famiglie italiane con figli colpiti da Emiplegia Alternante (meno di 500 casi nel mondo, di cui 40 in Italia).

365 Storie cattive




Tra l'altro, la raccolta è ancora acquistabile e ci sono anche tanti autori famosi e amici scrittori a farmi compagnia! Forza fate i buoni leggendo storie cattive!
Cliccate sul titolo per maggiori info.


Questo è più lungo, ben 380 parole! (Parole, non caratteri!) :)
Ecco il racconto:



Direzione: Tenebre.

 
Una Mercedes gli passò accanto rapida; venne inghiottita all’istante dalla galleria, un centinaio di metri avanti.
Federico guidava da un’ora, a ottantacinque chilometri orari costanti. Sole a mordergli le spalle e un sorriso insistente posato sulle labbra.
Fu il suo turno. Accese le luci di posizione ed entrò.
La roccia plasmata e domata dall’uomo si sostituì all’azzurro del cielo.
La vecchia Uno tossiva il suo disprezzo per una giusta pensione non goduta, mentre la voce ruvida di Springsteen donava il giusto sapore alla sua solitudine.
Avrebbe incontrato Monica, finalmente. Dopo tre mesi di occhi rossi e tasti percossi dall’eccitazione, l’avrebbe vista.
La temperatura si abbassò; l’illuminazione del tunnel perse mordente, fino al punto in cui si arrese. Buio pesto. Federico sbuffò, e accese gli anabbaglianti. La testa piena di colori era persa in un collage nevrotico d’immagini e fantasie.
Monica, Monica, Monica.
Una terza, gli aveva scritto, insieme alla solita carrellata di emoticon.
Dieci minuti dopo il freddo lo aggredì. Chiuse il finestrino. L’aria gelida lo riportò al nero silenzioso.
È lunghissima, constatò, mentre l’immaginazione sfumava.
Dopo qualche minuto il respiro si fece più affannoso. Spense l’autoradio e tese l’orecchio.
Nessun’altra macchina.
Rallentò.
Venti all’ora per quindici minuti: altro buio e silenzio.
Ma quanto è lunga!
Accostò. Prese fiato e scese.
Intorno a lui: gelo e tenebre. Nient’altro.
Osservò il fondo scuro del tunnel e fu percorso da un brivido. Mentre risaliva sull’auto, inghiottì la poca saliva rimasta. La gola: un deserto ruvido.
Un peso di piombo sull’acceleratore. Un’ora di battito accelerato e oscurità.
Due.
La spia della benzina ammiccò.
— Basta! — urlò.
Tre ore.
La macchina gorgogliò, spegnendosi. I fari puntavano sul nero.
Federico rimase immobile, incredulo.
Scosse la testa, scese di scatto e corse. Corse digerito dal buio.
Nulla.
S’inginocchiò, pianse e invocò Dio.
Ancora tremante, si rialzò e camminò. Per ore.
Quando le gambe gli morsero la testa, cadde stremato sull’asfalto. Brividi appiccicati all’anima.
Svegliami!
Poi la vide.
In fondo: una luce! Strisciò per raggiungerla.
Nel chiarore scorse una figura. Reggeva qualcosa. Oltre: immagini torbide, sotto un cielo fasciato di grigio e fuoco.
S’avvicinò, il cuore che martellava… e si bloccò agghiacciato.
L’essere deforme, mandibola sfatta, lo guardava con occhi vacui. Federico ebbe l’impressione che gli stesse sorridendo.
Sul cartello: Ciao, sono Monica, benvenuto a casa.